martedì 17 febbraio 2009

Sartiglia oristanese: in Sardegna il carnevale lo facciamo anche così


Una vacanza in sardegna last minute. Il mese di febbraio, il mese del carnevale, è uno dei più ricchi di appuntamenti con il folclore isolano. Un susseguirsi di festeggiamenti carnevaleschi "made in sardinia" potrà essere l'occasione di conoscere un'altra sardegna, quella lontana dal mare, quelle delle antiche tradizioni.

Su tutte la Sartiglia di Oristano è la più suggestiva e coreografica manifestazione carnevalesca isolana. Una vera e propria corsa all'anello, una gara equestre fortemente legata alla sorte, ai riti pagani propiziatori di fertilità della terra. Il nome e la sua etimologia comunicano con forza questo elemento di fortuna: deriva infatti dal castigliano "Sortija" e dal catalano "Sortilla" legati al latino "sorticola" che signica anello, ma è anche il diminutivo di "sors", fortuna.

Gli appuntamenti sono alle porte. Il primo è domenica 22 febbraio e vedrà protagonista il Gremio dei Contadini, sotto la protezione di San Giovanni Battista. Il secondo è martedì 24 febbraio, protagonista il Gremio dei Falegnami, sotto la protezione di San Giuseppe.

La grande star di tutta la manifestazione è su Componidori, il cavaliere. La festa inizia con il lungo rituale della sua vestizion, il capo-corsa, da parte delle donne, "is Massaieddas", capeggiate dalla "Massaia manna": vestono il cavaliere con una camicia bianca, pantaloni e una sorta di gilet di pelle ("cojettu"), coprono il suo viso con una maschera androgina, poi gli adornano il capo con un velo da sposa e un cilindro nero.

Al termine della cerimonia della vestizione de su Componidori, il corteo dei cavalieri guidato dal capocorsa e preceduto dai trombettieri, dai tamburini e dal gremio dei Contadini la domenica e dei Falegnami il martedì, si dirige alla volta della via della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Il passaggio del corteo è uno dei momenti più emozionanti della manifestazione.

Dopo aver benedetto la folla su Componidori da inizio alla sfida. Su Componidori per primo tenterà la sorte cercando di cogliere al gran galoppo il bersaglio, poi sarà la volta dei suoi due aiutanti di campo. Successivamente potranno cimentarsi nell’impresa tutti i cavalieri cui il capocorsa darà l’onore della spada. Infatti lui sceglierà i cavalieri che avranno l'onore di partecipare alla giostra e tenteranno di cogliere la stella. Cogliere il bersaglio è motivo di grande gioia per il cavaliere, per il gremio e per tutto il pubblico che accoglie con gradne entusiasmo la stella centrata.

A chiusura della Sartiglia, su Cumponidori si cimenta in "sa remada": sdraiato di schiena sul dorso del cavallo percorre al galoppo la pista, benedicendo la folla. Successivamente le corse delle pariglie proseguono fino al tramonto nella vicina via Mazzini.

Il lunedì si svolge Sa Sartigliedda, la Sartiglia per e dei bambini, che montano i cavallini della "Giara".