lunedì 29 dicembre 2008

L'isola nell'isola: Carloforte


Di origine vulcanica, l'Isola di San Pietro, era conosciuta sin dall'antichità quale porto d'approdo sicuro per i navigatori in rotta sul Mediterraneo. Carloforte è l'unico centro abitato dell'Isola di San Pietro e si raggiunge con i traghetti giornalieri da Calasetta e Portovesme.

La sua storia ha inizio al tempo delle Repubbliche Marinare quando gli abitanti dell'isolotto tunisino di Tabarka, che all'epoca apparteneva a Genova, esasperati dalle continue invasioni barbariche, colsero l'invito di re Carlo Emanuele III di Savoia, di trasferirsi sull'Isola di San Pietro, perché vi potesse trovare riparo.

Così a partire dal 17 aprile del 1738, un primo gruppo di coloni tabarkini si stabilì a San Pietro e diede inizio ai primi lavori di quello che diventerà il più importante nucleo abitativo dell'isola: Carloforte, così chiamata in onore del re sabaudo.

Il suo popolo, di origine ligure, parla una lingua singolare, un arcaico genovese con un'influenza tabarkina e campidanese. Anche la gastronomia, come la lingua, si differenzia da quella tradizionale della sardegna.

Durante la stagione estiva, la popolazione si moltiplica e Carloforte diventa una buona base turistica per chi vuole soggiornare in piena tranquillità e godersi le proprie vacanze in sardegna.

Carloforte è ben attrezzata per poter ospitare i suoi numerosi visitatori e offre un completo elenco di strutture ricettive. Come accade in altre località turistiche, scegliere case vacanze in sardegna, anche per Carloforte può essere la soluzione ideale.

La cittadina presenta costruzioni basse e stretti vicoli, tipici dei borghi marinari e, in particolare dei borghi liguri. Partendo dal bel lungomare, che in serata diventa luogo di incontro e passeggiata si arriva al molo principale, dove attraccano i traghetti.
Qui si apre piazza Carlo Emanuele III, al cui centro si erge il monumento in onore al sovrano sabaudo; non lontano si trova la chiesa di San Carlo eretta nel 1738. Percorrendo i caratteristici carruggi e dirigendosi verso il centro, si arriva al quartiere Castello, dove si trovano le antiche mura di cinta, il forte e la porta del Leone.

Appena fuori dall'abitato sono collocati l'osservatorio astronomico, che merita di essere visitato perché gode di condizioni ideali per l'osservazione del cielo, e la stazione meteorologica, mentre, dall'altra parte dell'isola, a Capo Sandalo, si trova il faro. Quest'ultimo si trova nella punta più occidentale dell'isola. Un sentiero lastricato permette di affacciarsi su un vasto scenario di rocce a strapiombo sul mare. Da qui si gode un indimenticabile panorama.

Seguendo le indicazioni stradali, tutte le spiagge, sono facilmente raggiungibili via terra. Partendo dal porto in direzione sud si arriva alle spiagge di Spalmatoreddu e di Giunco, seguite da Seccano, dalla piccola cala di Girin e della piccola spiaggetta di Punta Nera, con una bella grotta marina. Accanto a questa, si trova la più famosa spiaggia, la Bobba, con una sabbia di un biancore unico.

A Carloforte non mancano eventi di particolare richiamo quali la sagra del cuscus tabarkino (chiamato nella tradizione carlofortina cashcà, variante del cuscus a base di semola cotta a vapore e arricchita con verdure cotte a parte) ad aprile, e il Girotonno, a fine maggio, appuntamento cult per gli estimatori del tonno di qualità.

Il tonno, pescato nelle tonnare locali, viene consumato in tutte le varianti possibili. Del tonno non si butta via nulla, dalle uova viene ricavata la bottarga, dal filetto il musciamme. Ancora oggi il tonno è lavorato in modo artigianale dalle abili mani dei tonnarotti nel rispetto delle più antiche tradizioni locali.

Un altro piatto tipico della gastronomia carlofortina è la farinata, a base di farina di ceci, acqua e olio cotta al forno, degustabile nella maggior parte delle pizzerie locali. Fra i dolci tipici troviamo i panetti con i fichi, i giggeri e i canestrelli.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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