giovedì 28 gennaio 2010

Vacanze di carnevale 2010 a Oristano


Nella preziosa cornice di Oristano, città della Sardegna occidentale, si sta per correre l'edizione 2010 della Sartiglia, l'affascinante corsa equestre che anima le giornate del Carnevale e richiama tantissimi turisti. È un'occasione per trascorrere in sardegna vacanze in una stagione diversa dalla classica estate e ammirare la città di Oristano durante la più scenografica tradizione carnevalesca dell'isola.

Avevamo raccontato l'edizione 2009 nel post del 17 febbraio 2009. Quest'anno le date dell'evento saranno domenica 14 e martedì 16 febbraio. Tradizionalmente la cerimonia della domenica è organizzata dal Gremio dei contadini, sotto la protezione di San Giovanni Battista, mentre i riti del martedì sono curati dal Gremio dei Falegnami, protetti da San Giuseppe. Accanto alle corse dei cavalieri si svolgono anche cortei di costumi sardi.


La storica manifestazione di Oristano, che trae origine nelle giostre equestri medievali, è un simbolo della tradizione giudicale e cavalleresca oristanese e rientra nell'ambito più generale delle corse all'anello. Il suo nome potrebbe derivare da "Sortija" (castigliano)/"Sottilla" (catalano), derivanti dal latino "sorticola" che significa anello, oppure dal latino "sors" che indica la fortuna: in sartiglia è così contenuto il senso di corsa all'anello legato strettamente alla sorte e ai riti pagani propiziatori di fertilità della terra.


Il protagonista della Sartiglia è su Cumponidori (uno per gremio), il cavaliere. Il rituale della Vestizione del capo-corsa da inizio alla festa: seduto sopra un tavolo di legno, viene vestito da alcune donne ("is Massaieddas") con una camicia bianca, i pantaloni e una sorta di gilet di pelle ("su cojettu"). Il viso viene coperto da una maschera androgina e il capo con un velo da sposa e un cilindro nero.


Su Componidori sfila in corteo con accanto su Segundu Componidori e su Terzu Componidori e benedice la folla con "sa Pippia de Maju" (un mazzo di pervinche e viole che simboleggiano la fertilità primaverile). Ora finalmente può aprire la gara, infilando per primo una stella appesa ad un filo con la sua spada. È lui che sceglie i cavalieri che parteciperanno alla giostra: il numero di stelle infilzate indica per tradizione l'abbondanza o la scarsità del raccolto.


Al termine della Sartiglia, su Cumponidori si esibisce in "sa remada": disteso di schiena sul dorso del cavallo benedice la folla a galoppo. Seguono fino al tramonto nella via Mazzini le corse delle Pariglie, con strepitose evoluzioni dei cavalieri. Il lunedì si svolge Sa Sartigliedda, ripetuta a ferragosto, una Sartiglia in versione ridotta riservata ai bambini, i quali montano i meravigliosi cavallini della "Giara".

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