giovedì 5 novembre 2009

Gavoi, montagna dal bollino arancione


La Sardegna non è solo mare. Il post precedente su Fonni ben esplicitava le opportunità di trascorrere un vacanza sardegna in stagioni diverse da quella estiva. Sulla scia delle proposte di viaggio nella montagna sarda, un'altra destinazione molto interessante e ricca di attrazioni è Gavoi.

Perché vacanze a Gavoi. I motivi stanno nell'ambiente incontaminato della Barbagia in cui si trova, nella sua storia ben visibile nelle tante testimonianze rimaste e nelle forti tradizioni, sempre vive. Non a caso, e questo merita di essere sottolineato, a Gavoi "sventola la Bandiera Arancione" del Touring club italiano, il quale ha riconosciuto al centro barbaricino il marchio di qualità per l'efficienza delle informazioni turistiche, per il contesto ambientale e una buona e differenziata offerta ricettiva.

Il borgo montano, che conta circa 3.000 abitanti, sorge a 777 metri s.l.m. nella Barbagia di Ollolai, il cuore della Sardegna. Il territorio in cui sorge è un alternarsi di monti, vallate, altipiani, arricchiti da boschi spettacolari, rifugio di animali rari di particolare interesse naturalistico. A sud del paese si ammira il bel panorama del lago artificiale di Gusana, una risorsa importante per il turismo locale, e del massiccio del Gennargentu.

Il centro abitato è disposto come un anfiteatro sul versante di una montagna. Il suggestivo centro storico mostra una certa unità stilistica, costituito da case di granito grigio, pietra locale lavorata da "sos picaperderis" (tagliatori di pietre), con i tetti rossi e particolari balconi in legno o ferro battuto spesso abbelliti da cascate di geranei. Tra le chiese presenti, la più bella è San Gavino in stile tardo-gotico del XVI secolo.

Il territorio di Gavoi è ricchissimo di monumenti archeologici, che comprendono vari menhir, domus de janas e nuraghi. Il lago di Gusana sommerge un ponte romano a quattro arcate detto "Su ponte vetzu", costruito sul Rio Gusana intorno al II–III secolo dopo Cristo, che sottolinea l'importanza strategica che i Romani attribuivano a questa valle.

Vale la pena visitare Gavoi per assaggiare il Pecorino Fiore Sardo, fiore all'occhiello delle sue produzioni alimentari, e partecipare ad alcune manifestazioni di rilievo organizzate ogni anno dal Comune. In particolare si tratta del "Festival Letterario" di Gavoi ,che ospita importanti personalità del mondo della cultura con migliaia di presenze ogni anno, e dei riti carnevaleschi che partono il giovedì grasso. La caratteristica è la musica, al centro di questo singolare carnevale. Per le vie del centro le persone sfilano accompagnate dai tamburi ('Sos Tumbarinos') e altri strumenti arcaici tradizionali.

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