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martedì 17 novembre 2009
Turismo attivo, un fattore competitivo per la il turismo in Sardegna
I prossimi 3 e 4 dicembre, presso il Geovillage di Olbia, si svolgerà un seminario tecnico sul turismo attivo organizzato dall'Agenzia regionale Sardegna Promozione. È un occasione di incontro aperta a tutti gli interessati allo sviluppo di questa tipologia di turismo in sardegna, come operatori turistici, Enti Locali, strutture ricettive, associazioni e Università.
Nella definizione di turismo attivo vengono contenute tutte le tipologie di fruizione del territorio a scopo turistico che implicano un impegno attivo del visitatore e non la pura osservazione dei luoghi. In questo contenitore, dunque, si possono comprendere le forme di turismo legate allo sport in sardegna, così come quelle legate all escursionismo e alla natura in generale.
Attività e sport, considerati solitamente di nicchia, potrebbero generare notevoli flussi di turisti, in diversi momenti dell anno. Si parla di discipline quali il cicloturismo, il trekking, il golf, il canotaggio e il kajak, la vela, il surf, il kitesurf e il windsurf, il diving, o, ancora, il free climbing, l equitazione, il deltaplano, il paracadutismo, il parapendio. Sono tutte discipline molto diffuse in Sardegna e praticate sia dai sardi che da persone che provengono da altre parti d Italia e dall estero, fortemente attraenti ma finora poco studiate e monitorate. Si tratta senza dubbio di occasioni che permettono di entrare in contatto con le risorse più belle e uniche dell’Isola, oggi fondamentali per tracciare altre vie allo sviluppo turistico.
Il seminario di inizio Dicembre sarà l occasione per redigere primo rapporto sul turismo attivo in Sardegna, uno strumento utile per sviluppare le future politiche di settore e posizionare la Sardegna come destinazione turistica rispetto alla domanda di turismo attivo esistente.
L'iniziativa non nasce a caso. Infatti anticipa il workshop internazionale che avrà luogo per la prima volta in Sardegna nel 2010, rivolto agli operatori del settore e inserito nelle strategie regionali rivolte a destagionalizzare e delocalizzare l offerta turistica. Ci si auspica di individuare tutti gli elementi che entrano in gioco (e avviare i contatti), come gli operatori economici, le risorse naturali e le infrastrutture, per far partire una pianificazione, strutturazione e promozione di un offerta turistica alternativa al solito mare.
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