
Il tempio, uno dei più belli della sardegna, ancora oggi ben conservato è inserito in una valle particolarmente ricca di vegetazione e di acqua. La presenza di giacimenti di piombo e ferro aveva attirato le popolazioni nuragiche e, successivamente, quelle cartaginesi e romaniche. Il susseguirsi di popolazioni diverse ne ha caratterizzato lo sviluppo architettonico che presenta resti di epoche diverse stratificate.
Vicini all’edificio sacro sono ancora visibili i resti di un villaggio nuragico con le carattristiche capanne dalla forma semicircolare.

Gli ambienti, del villaggio, come in molti insediamenti nuragici erano circondati da mura con varco d’accesso per uomini e carri.
Nel villaggio sono stati trovati diversi reperti nuragici quali corredi e monili che testimoniano il culto di Sardus Pater Babai.
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